Elezioni Regionali... all'Unical
Benvenute, elezioni regionali.
Con la presentazione delle liste, è ufficialmente partita la lunga campagna elettorale che vede l’Università della Calabria coinvolta in prima linea nella dura battaglia per il predominio dell’ ente regione.
Ma come, un’istituzione pubblica che entra pienamente nel merito di una competizione elettorale?
Certamente! L’Unical non si fa mancare nulla e, dopo la candidatura dello stesso rettore Giovanni Latorre nelle fila della coalizione di centrosinistra nella passata sfida tra Loiero e Abramo (doveva essere l’uomo nuovo per la sinistra calabrese, è stato silurato invece dai suoi stessi compagni di ventura), stavolta l’ateneo torna a fare la voce grossa schierando a sostegno del gubernator Loiero l’uomo nuovo della politica calabrese, tal Mimmo Cersosimo.
L’ennesimo Cetto LaQualunque, dopo due anni di assessorato alla cultura in cui si è preoccupato di erogare fondi a pioggia lungo tutto il territorio calabrese e di creare bacini di clientela utili alla prima occasione, ora prova a sfruttare questo mare magnum di conoscenze (e di potere contrattuale) per diventare l’uomo nuovo di Palazzo Campanella, e di mettere basi salde per un futuro politico e, perché no, rettorale.
Intanto, la destra insorge: prima a gran voce i vertici del Pdl calabrese hanno detto a chiare lettere di lasciare l’Unical fuori dalla competizione, poi hanno tuonato contro un "rettore militante", che avrebbe strappato i manifesti elettorali di Scopelliti e Orsomarso dai muri di un’associazione studentesca vicina ai due politici.
Ora, il rettore sta alla finestra: se dovesse vincere Loiero, ha il posto assicurato come superconsulente alla regione Calabria, per sostituire quel Mimmo Cersosimo che potrebbe candidarsi a rettore. Ma se dovesse vincere Scopelliti, cosa farà Latorre? Qualcuno giura che il prode Kostner, suo ligio servitore, è già pronto: i ceci sotto le ginocchia, requiem ed ave maria basteranno. Per salvare il suo posto, però, non l’Università della Calabria.

di Amuchina
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