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Cubo Libre è un progetto editoriale aperto ed in costante evoluzione.
Chiunque lo desideri può, in ogni momento, entrare a far parte della redazione, nella quale ogni scelta è frutto di un sereno e paritario confronto tra le persone che ne fanno parte.
Autonomia e finanziamenti
Cubo Libre è e vuole continuare ad essere autonomo ed indipendente, ragion per cui provvede al proprio autofinanziamento senza avvalersi di sponsor pubblicitari. I fondi necessari a finanziare le attività editoriali sono costituiti da: autotassazione periodica dei singoli membri della redazione, donazioni spontanee e disinteressate di materiali (risme di carta, toner di stampa, ecc.) ad opera di terzi.
Collaborazioni
Ognuno può contribuire alle attività editoriali di Cubo Libre, in maniera saltuaria o stabile.Collaborazioni
Nel primo caso, qualora si desideri sottoporre all'attenzione della redazione un proprio articolo, è sufficiente che lo si faccia pervenire sulla nostra casella di posta elettronica (vedi voce "contact").
È di fondamentale importanza:
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- che eventuali fotografie da allegare all'articolo siano ad alta risoluzione;
- che i contributi esterni non giungano mai in forma anonima, ma siano magari accompagnati da due righe di presentazione.
Per una questione di serietà e trasparenza, bisogna assumersi la responsabilità politica e collettiva dei contenuti pubblicati in ogni spazio del giornale o del blog. È giusto che nei credits di redazione figurino i nomi di chi scrive all’interno del giornale, anche di chi semplicemente collabora per un singolo numero.
Solo in casi eccezionali è consentito il totale anonimato, a condizione che l'identità della persona che scrive sia chiaramente nota alla redazione.
Il ricorso a pseudonimi, a firma degli articoli, ha il principale scopo di rendere impossibile a terzi di rivolgere attacchi nei confronti di singoli membri della redazione. Dietro ogni persona che lavora al bollettino ci deve essere un gruppo compatto, pronto a fare fronte comune in nome di un progetto condiviso. È il progetto che deve essere eventualmente criticato. Non deve essere permesso a nessuno, invece, di prendersela con singoli redattori.